Dopo la tripletta siciliana e la doppietta pugliese, la Campania risponde con tre nidi rinvenuti stamani su due differenti spiagge cilentane, a circa 40 km di distanza l’una dall’altra.
La prima segnalazione è arrivata da un operatore addetto alla pulizia della spiaggia di San Mauro Cilento (SA), il quale ha avvertito della presenza di tracce i volontari di Legambiente che effettuano il quotidiano monitoraggio del litorale. Sul posto sono giunti anche i volontari dell’ENPA di Salerno che hanno trovato una seconda traccia a circa venti metri dalla prima, questa però meno evidente e soprattutto in una zona con presenza di pietre e dunque non del tutto idonea.
Il personale del Centro Ricerche Tartarughe Marine “Anton Dohrn” di Portici (NA) ha comunque effettuato l’ispezione su entrambe le tracce e, con enorme stupore, è stata confermata la presenza di due camere d’incubazione. Ovviamente, per le uova deposte nella zona con le pietre, si è provveduto al trasloco in un punto della spiaggia più idoneo.
L’altra segnalazione è invece arrivata dai volontari dell’associazione “Eso es Palinuro“, i quali durante il monitoraggio effettuato da Caprioli (SA) a Marina di Camerota (SA) hanno rinvenuto le tracce di risalita sulla spiaggia di Palinuro (SA), in località “Le Saline“. Nel pomeriggio, dopo la gioia dei due nidi in località Mezzatorre di San Mauro, il personale del CRTM ha ispezionato questa terza traccia, trovando anche qui le uova.
La Campania passa così in una notte da cinque ad otto nidi, di cui addirittura sette su spiagge del Cilento e l’altro sull’arenile di Eboli (SA), tutti dunque in provincia di Salerno.