Dall’agosto 2016, le Trachemys scripta sono state dichiarate “specie invasive” in tutta l’Unione Europea e di conseguenza ne è stata vietata la riproduzione, la cessione ma anche lo stesso allevamento. Il Regolamento di Esecuzione (UE) 2016/1141 non vale però in Russia, dove le piccole tartarughe dalle orecchie rosse o gialle continuano ad essere vendute liberamente, accompagnate da un apposito documento.
La scorsa settimana, attraverso un comunicato stampa, la direzione interregionale nord-occidentale del “Federal Service for Supervision of Natural Resources (Rosprirodnadzor)” ha invitato tutti i cittadini di San Pietroburgo a non acquistare tali esemplari dai venditori ambulanti che nell’ultimo periodo stanno affollando le uscite e gli ingressi delle metropolitane.
Oltre ad ingannare gli acquirenti sulle reali dimensioni future degli esemplari di tale specie, spesso questi venditori sono sprovvisti della dovuta documentazione e dunque, grazie anche ai prezzi molto bassi, riescono facilmente ad effettuare vere e proprie vendite illegali.
«Le tartarughe dalle orecchie rosse crescono rapidamente e si trasformano in individui piuttosto grandi, il che complica la loro cura. Di conseguenza, molti proprietari si liberano dei loro animali semplicemente rilasciandoli nel specchio d’acqua più vicino, causando danni alla nostra ecologia», osserva il Dipartimento.
Nonostante le temperature invernali ostili, nella parte europea della Russia sono state riscontrate delle popolazioni stabili, capaci anche di riprodursi e questa spaventa non poco i biologi che hanno lanciato l’allarme.