Un viaggio lungo migliaia di chilometri per proteggere uno degli animali più iconici e minacciati del pianeta: la testuggine radiata (Astrochelys radiata). È la missione che attende Faith Kuzma, specialista in conservazione dello John Ball Zoo del Michigan, pronta a raggiungere il Madagascar per collaborare al programma di reintroduzione e salvataggio di questa rara specie endemica dell’isola.
Negli ultimi decenni, la testuggine radiata è diventata simbolo della lotta alla perdita di biodiversità. Vittima del bracconaggio, del commercio illegale e della distruzione dell’habitat, è oggi classificata come in pericolo critico (CR) dalla Red List della IUCN. Ma nel 2018 la situazione è precipitata: in una sola operazione, le autorità malgasce sequestrarono oltre 20.000 esemplari tenuti in condizioni drammatiche all’interno di una casa abbandonata. Da allora, un imponente sforzo internazionale ha preso forma.
Il ruolo del John Ball Zoo
Il John Ball Zoo è uno dei principali partner di questo progetto di conservazione, supportato dalla Turtle Survival Alliance (TSA), una delle organizzazioni leader mondiali nella tutela dei cheloni. Kuzma in un’intervista ha dichiarato che:
“È un’opportunità unica per imparare e per aiutare davvero sul campo. Non vedo l’ora di collaborare con i professionisti e i volontari che ogni giorno combattono per salvare questa specie incredibile.”
Reintroduzione e tecnologia: come funziona
Il progetto si basa su una metodologia attenta e ben pianificata. Le testuggini vengono inizialmente ospitate in grandi recinti semi-naturali, chiamati soft-release pens, che le aiutano ad adattarsi gradualmente al nuovo ambiente. Successivamente, gli esemplari selezionati per la liberazione vengono dotati di dispositivi di telemetria che consentono ai ricercatori di seguirne gli spostamenti nella foresta. Secondo Kuzma, “è un po’ come una caccia al tesoro tecnologica: ogni segnale che riceviamo ci racconta una nuova tappa della loro storia”.
Il ruolo delle comunità locali
Uno dei pilastri del progetto è la collaborazione con le comunità locali. Educazione ambientale, monitoraggio condiviso e opportunità economiche sostenibili sono alla base di una conservazione duratura. “Le persone del posto sono i veri custodi delle tartarughe. Senza il loro coinvolgimento, nessun progetto del genere può avere successo”, ha spiegato Kuzma.
L’importanza di proteggere la testuggine radiata va oltre la singola specie. Come ha sottolineato lo staff del Turtle Survival Center, “ci troviamo di fronte a un animale che ha camminato sul nostro pianeta per milioni di anni. Preservarne l’esistenza significa proteggere un pezzo di storia naturale, un equilibrio ecologico e un patrimonio culturale”.
Il viaggio di Kuzma sarà anche un’occasione per raccontare queste storie al pubblico americano, mostrando il legame diretto tra gli zoo moderni, la ricerca scientifica e la conservazione globale.
Credit foto in evidenza: Lance Paden/Turtle Survival Alliance