Nelle distese del fynbos sudafricano, un tipo di macchia arbustiva unica al mondo, si muove silenzioso un alleato inaspettato della conservazione: il Border Collie Delta. Il suo compito? Salvare una delle testuggini più minacciate al mondo, la Geometric Tortoise (Psammobates geometricus), localizzata esclusivamente nel Western Cape.
L’iniziativa è frutto del lavoro congiunto della Conservation Canine Unit dell’Endangered Wildlife Trust (EWT), che ha addestrato Delta e altri cani a riconoscere il fiuto di questa minuscola e sfuggente specie.
Una specie invisibile, ma preziosa
La testuggine geometrica è piccola, pesante al massimo mezzo chilo, e vive tra cespugli bassi e intricati. Si mimetizza perfettamente, e questo la rende estremamente difficile da avvistare anche per esperti ricercatori. È endemica del fynbos ed è considerata in pericolo critico di estinzione: le stime parlano di poche centinaia di individui rimasti, distribuiti in popolazioni frammentate e vulnerabili.
Negli ultimi anni, la perdita e la frammentazione dell’habitat, gli incendi e l’urbanizzazione hanno reso ancora più difficile per questa specie sopravvivere.
Il naso che salva la biodiversità
Con l’arrivo di Delta e dei suoi colleghi canini, il monitoraggio ha fatto un salto di qualità: i cani possono localizzare fino a cinque volte più esemplari rispetto a un essere umano. Camminano tra la vegetazione e, appena sentono l’odore giusto, si siedono. È il segnale per i ricercatori: lì sotto c’è una testuggine.
Grazie a questa tecnica, le squadre sono riuscite a individuare tutti gli stadi vitali dell’animale: neonati, giovani e adulti. Una risorsa fondamentale per creare un database aggiornato e per valutare lo stato di salute delle popolazioni. I dati raccolti — peso, misure, posizione — vengono inseriti in un sistema che guida poi le azioni di tutela e gestione del territorio.
Un approccio replicabile
Il progetto non si limita al lavoro sul campo. Una parte fondamentale è la collaborazione con proprietari terrieri, enti locali e comunità rurali, perché il 90% della vegetazione dove vive questa specie si trova su proprietà private. Le squadre lavorano fianco a fianco con gli agricoltori per creare zone di conservazione attiva e implementare buone pratiche che tutelino l’habitat senza comprometterne l’uso produttivo.
La sfida dell’habitat e l’urgenza della tutela
Secondo l’EWT, una singola perdita — anche di un solo individuo — può avere conseguenze gravi sull’intera popolazione. Ecco perché ogni testuggine individuata e monitorata è un successo. Il lavoro dei cani da fiuto è una strategia a basso impatto, efficace, rapida e replicabile anche altrove, per altre specie in difficoltà.
“Questi animali straordinari stanno mostrando che, con addestramento e rispetto, possiamo ottenere risultati eccezionali nella conservazione della biodiversità”, ha dichiarato un portavoce dell’EWT.
Una speranza a quattro zampe
Nel cuore del Sudafrica, il fiuto di un cane sta facendo la differenza per una delle specie più rare del pianeta. E il messaggio che arriva dal fynbos è chiaro: per salvare la natura, servono strumenti innovativi, ma anche dedizione, empatia e alleanze inaspettate.
Credit foto in evidenza: Rodger Bosch / AFP