Nonostante nella stagione di nidificazione 2021 e in quella 2023 non furono individuate deposizioni di tartaruga marina sulla spiaggia della piccola isola di Linosa (AG), la biologa marina Irene Cambera non si è arresa e lo scorso maggio ha deciso, insieme ad altri temerari, di registrare l’associazione “Aethusa” con lo scopo di monitorare la costa linosana proprio per l’individuazione di nidi di tartaruga marina.
Come spesso accade, la tenacia di questo gruppo è stata premiata e sabato scorso, 27 luglio, durante il quotidiano monitoraggio all’alba, è stata proprio la Dr.ssa Cambera ad individuare sull’arenile le tracce del passaggio di una Caretta caretta. Tra lo stupore e la gioia dei campisti lì presenti, l’ispezione della body pit ha rivelato la presenza delle uova e dunque la conferma della prima deposizione del 2024 a Linosa.
Questo però, non è l’unico nido messo in sicurezza negli ultimi giorni in Sicilia ma sempre sabato è stata individuata la tredicesima deposizione sull’altra isola abitata dell’arcipelago delle Pelagie, cioè l’isola di Lampedusa, poi altre due nidi in provincia di Agrigento, l’ennesimo in provincia di Siracusa e uno in quella di Trapani. Stamani infine, sulla spiaggia di Casuzze, frazione marinara del comune di Santa Croce Camerina (RG), una tartaruga marina ha deposto quando il sole era già alto, davanti agli occhi increduli di Mike Sraifa.
Salgono così a oltre 140 le deposizioni siciliane individuate, di cui oltre il 70% sulla costa orientale, dove da anni sensibilizza e opera la biologa marina Oleana Olga Prato, operatrice del “Progetto Tartarughe” del WWF Italia.