Con l’avvistamento del primo nido di Caretta caretta sulla spiaggia turca di İztuzu, DEKAMER (Centro di Ricerca, Salvataggio e Riabilitazione delle Tartarughe Marine) mercoledì 30 aprile ha ufficialmente aperto la stagione di nidificazione 2025 nel Mediterraneo. Un evento atteso, che conferma la rilevanza di questo tratto di costa turca come uno dei principali siti riproduttivi della specie in questo mare.
Anche in Italia, negli ultimi anni, la nidificazione della tartaruga marina è iniziata precocemente: negli ultimi due anni, il primo nido è stato segnalato il 23 maggio in Sicilia, anche se nel 2023 la prima emersione (senza deposizione) si registrò in Calabria il 18 maggio. Un trend che potrebbe essere legato ai cambiamenti climatici, i quali influenzano sempre più la biologia riproduttiva di questi rettili marini.
La spiaggia di İztuzu, lunga circa 4,5 chilometri, ospita ogni anno decine di nidi e rappresenta uno dei punti cardine della conservazione della Caretta caretta. I ricercatori e volontari di DEKAMER sono già al lavoro per monitorare e proteggere le aree di deposizione: recinzioni, cartelli informativi e presidi notturni aiutano a garantire la sicurezza di uova e piccoli fino al momento della schiusa.
Il centro, attivo dal 2009 nella provincia di Muğla, invita anche quest’anno residenti e turisti al rispetto rigoroso delle regole di fruizione delle spiagge: evitare l’uso di luci artificiali, non calpestare le aree recintate e limitare il rumore nelle ore notturne sono gesti semplici ma fondamentali per la sopravvivenza della specie.
La stagione di nidificazione, che si estende generalmente da maggio a ottobre, è appena iniziata, ma il ritrovamento a İztuzu rappresenta un segnale positivo per tutto il bacino del Mediterraneo. Un invito alla speranza e alla responsabilità, affinché questi antichi viaggiatori del mare possano continuare a tornare sulle nostre coste per generazioni a venire.