Il “Department of Wildlife and “Fisheries” della Louisiana ha negato una petizione scientifica proposta dal “Center for Biological Diversity” e dal “Gulf Restoration Network“, nella quale si chiedeva la protezione di 20 specie di tartarughe d’acqua dolce attualmente di libera cattura per fini commerciali.
«Le tartarughe sono una parte preziosa del ricco patrimonio della fauna selvatica della Louisiana ed è quindi deludente vedere lo Stato voltarsi a questo problema» ha detto Elise Bennett, avvocatessa del CBD.
L’attuale legge permette ai titolari di un’apposita licenza di caccia per rettili ed anfibi di prelevare tutto l’anno un numero illimitato di esemplari, per uso proprio o per la vendita, delle seguenti tartarughe: Chelydra serpentina, Chrysemys picta, Deirochelys reticularia, Graptemys, Kinosternon subrubrum hippocrepis, Pseudemys concinna, Sternotherus, Trachemys scripta elegans e varie guscio-molle. Inoltre, con la licenza da collezionisti, è possibile pescare un numero illimitato di Malaclemys terrapin quando si apre la stagione di caccia.
La petizione è stata presentata anche in altri Stati degli USA dove l’esito è stato però positivo: nel 2009 la Florida ha vietato la vendita di quasi tutte le specie di tartarughe acquatiche, nel 2012 la Georgia ha approvato una norma che regola la raccolta di tartarughe per fini commerciali, mentre sempre nel 2012 l’Alabama ha vietato completamente la raccolta commerciale. Da pochi mesa poi, il Missouri ha preso in considerazione il divieto di raccolta commerciale illimitata proposto con una petizione firmata da oltre 100 scienziati.