Come avviene da milioni di anni sul pianeta Terra, anche quest’anno, da fine aprile (primavera/estate nell’emisfero boreale), le tartarughe marine stanno faticosamente risalendo le spiagge per deporre le proprie uova. Le statistiche preliminari mostrano un aumento delle deposizioni in Italia pari al 100% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con il totale che ha oramai superato i 300 nidi individuati.
Nonostante però siano già dieci le regioni interessate da eventi di nidificazioni sui propri litorali, un terzo di tutte le deposizioni italiane messe in sicurezza è presente sulle spiagge della regione Sicilia. Sono per ora esattamente 106 i nidi, di cui il 75% sulla costa orientale (52 siracusani, 23 ragusani e 4 catanesi) dove da diversi anni la biologa marina Oleana Olga Prato, operatrice del “Progetto Tartarughe” del WWF Italia, sensibilizza la popolazione residente e turistica sull’importanza della conservazione dell’habitat e ovviamente della specie Caretta caretta.
Gli altri 27 nidi sono distribuiti nelle province di Agrigento (16, di cui 10 sull’Isola di Lampedusa), Trapani (6), Palermo (4) e Caltanissetta (1), aree in cui gli esperti e i volontari delle sezioni del WWF Sicilia Nord Occidentale, del WWF Sicilia Area Mediterranea e di Legambiente – Riserva Naturale di Lampedusa effettuano monitoraggio e organizzano eventi di informazione e sensibilizzazione.
Lo scorso anno le deposizioni totali siciliane furono ben 161, numero che se l’andamento dovesse continuare ad essere quello di questi primi 50 giorni della stagione di nidificazione, è sicuramente destinato ad essere superato. Al 14 luglio 2023 infatti, le deposizioni messe in sicurezza sull’isola erano “appena” 71, cioè esattamente i due terzi di quelle attuali e dunque è ipotizzabile un numero totale di nidi per quest’anno pari almeno a 230. Una vera invasione!