Le voci della vivace città portuale di Karachi anche a tarda notte invadono la spiaggia ma ciò non spaventa una grossa femmina di Chelonia mydas, intenzionata a deporre le proprie uova, osservata dal personale del “Sindh Wildlife Department“.
Le restrizioni dovute alla pandemia da COVID-19 hanno limitato la presenza dell’uomo sulle spiagge di tutto il mondo e ciò in alcuni casi ha incentivato le tartarughe marine a ritornare in quei litorali diventati improvvisamente più sereni e meno inquinati.
Nella passata stagione riproduttiva, da settembre a novembre 2020, sulla spiaggia di Karachi sono stati oltre 15.000 gli avvistamenti di tartaruga verde, quasi il doppio rispetto ai circa 8.500 della stagione precedente.
Nonostante la fine delle restrizioni, gli esperti di conservazione si aspettano anche quest’anno un boom, favoriti dalle ottime temperature previste addirittura fino a gennaio. «Le tartarughe hanno ancora un’ampia possibilità di deposizione delle uova qui, durante questo periodo. In questa stagione, in tre mesi, abbiamo contato circa 6.000 uova deposte», ha detto Ashfaq Ali Memon, responsabile della “Marine Turtle Unit” di “Sindh Wildlife“.
Non appena la madre tartaruga se ne va, il personale si affretta ad estrarre le uova per spostarle in una nuova camera di incubazione profonda due/tre piedi (60/90 cm). I piccoli sbucano dalla sabbia dopo circa 40/45 giorni e vengono portati immediatamente sulla spiaggia di deposizione, per il proprio “battesimo del mare”.
Da quando è stata fondata nel 1970, la “Turtle Unit” ha rilasciato 860.000 hatchlings di tartaruga nel Mar Arabico; novecento invece, sono quelli rilasciati fino ad ora in questa stagione.
Fonte: www.indiatoday.in