Nel cuore del Queensland centrale, un’infrastruttura innovativa sta offrendo una nuova speranza a due rare specie di tartarughe d’acqua dolce: la Rheodytes leukops, conosciuta come tartaruga del fiume Fitzroy, e l’Elseya albagula, o tartaruga azzannatrice dalla gola bianca. Entrambe sono specie endemiche in pericolo critico, minacciate da decenni di distruzione dell’habitat, inquinamento e predazione quasi totale delle uova da parte di animali introdotti.
Per aiutarle, presso la diga Rookwood Weir sul fiume Fitzroy è stato costruito il primo “turtle bypass” dell’Australia: una struttura progettata per permettere alle tartarughe di superare l’enorme ostacolo fisico rappresentato dalla diga. Lunga 172 metri e inclinata a 45 gradi, la rampa è dotata di una superficie ruvida per favorire l’arrampicata, di piscine di riposo lungo il percorso e di coperture per offrire ombra e protezione dai predatori.
Il bypass è entrato in funzione alla fine del 2023 e, secondo quanto riferito dal team di monitoraggio, a metà maggio 2025 è stata documentata l’effettiva risalita da parte di una Rheodytes leukops. Tuttavia ci sono prove di utilizzo anche precedenti ma la rilevazione sistematica del suo utilizzo risulta difficile, poiché le tartarughe sono prevalentemente attive di notte e sensibili alle luci artificiali, inclusa quella a infrarossi.
Il progetto ha richiesto un investimento di circa 4 milioni di dollari australiani (circa 2,3 milioni di euro) e rappresenta una delle misure di mitigazione previste nel quadro ambientale della diga, un’opera da 569 milioni di dollari complessivi. L’iniziativa risponde così alle forti preoccupazioni ecologiche espresse durante la fase di approvazione, offrendo un equilibrio tra sviluppo infrastrutturale e conservazione.
Il successo iniziale di questa “scala per tartarughe” potrebbe diventare un modello replicabile altrove, dimostrando che, con la giusta progettazione, è possibile salvaguardare specie minacciate anche in contesti di forte impatto antropico. In un’epoca segnata dalla perdita di biodiversità, la coesistenza tra natura e progresso passa anche da soluzioni ingegneristiche come questa.
Credit foto in evidenza: Sunwater