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Le tartarughe del deserto non fanno sesso se ricollocate

Danilo De Bellis by Danilo De Bellis
29 Giugno 2017
in News, News dal mondo, Pubblicazioni scientifiche
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Uno studio ha rilevato che Pity, un esemplare maschio di tartaruga del deserto (Gopherus agassizii), una volta ricollocato nella sua nuova “casa” nel deserto del Mojave, ha cominciato a fallire gli accoppiamenti e quindi a non produrre prole.

Sebbene gli scienziati non vogliano dare conclusioni affrettate, sembra che il ricollocamento delle tartarughe diminuisca la variabilità genetica di questa specie, che è già presente sulla lista delle specie in via di estinzione. Con costi di milioni di dollari, le “Gopherus agassizii” vengono continuamente ricollocate in nuove zone a causa dell’espansione di basi militari, dello sviluppo di impianti ad energia solare e di altri progetti. Giusto in questa primavera, le forze militari hanno spostato circa mille tartarughe dalla Johnson Valley per l’espansione dell’area di una loro base.

Lo studio focalizzato sulla variabilità riproduttiva di 570 tartarughe che i corpi militari statunitensi hanno spostato nel 2008 da Fort Irwin, è stato pubblicato sul giornale “Biological Conservation“. Siccome le tartarughe di sesso femminile possono conservare lo sperma del maschio all’interno del loro corpo per un periodo che va da 2 a 4 anni dopo l’accoppiamento (le tartarughe sono dotate di uno speciale organo chiamato spermateca nel quale possono conservare lo sperma del maschio e quindi produrre uova fertili per qualche anno senza che si ripeta l’accoppiamento), i ricercatori hanno dovuto aspettare quattro anni per vedere come procedesse l’abilità riproduttiva degli esemplari ricollocati.

Questi, allora, sono andati nell’area di ricollocamento, a venti miglia a nord-est di Barstow tra Fort Irwin e l’interstatale 15, ed hanno prelevato il sangue di 92 nuove nascite, comparando il loro DNA con quello degli esemplari adulti presenti nella stessa zona. Questo ha permesso di identificare i genitori di 35 delle nuove nascite e nessuno è risultato essere uno dei maschi ricollocati.

Certamente un risultato inaspettato dato che le femmine ricollocate si riproducono, quindi non si ha una perdita completa ma sicuramente una significativa riduzione del patrimonio genetico. Un buon codice genetico è importante per tutte le specie, specialmente per quelle in declino, poiché un buon corredo resiste ai disagi e si adatta ai cambiamenti.

Grazie a un tracciamento radio è stato possibile vedere che ci sono abbastanza maschi nella zona per coprire tutte le femmine ma, apparentemente, questi non riescono ad entrare in competizione con i maschi che erano già presenti in precedenza in quell’area. Probabilmente i maschi ricollocati sono molto più suscettibili allo stress di un trasferimento in una nuova area in cui bisogna trovare nuove fonti di cibo e d’acqua. Tutto ciò comporta una riduzione della diversità genetica e di conseguenza del numero di esemplari, infatti dal 2004 al 2014 la popolazione di queste tartarughe in quell’area è calata del 51%.

Si pensa perciò che, molto probabilmente, è proprio lo stress dovuto alla ricollocazione che non consente a queste tartarughe di riprodursi ed i successivi studi cercheranno di capire se i maschi ricollocati avranno almeno una possibilità di riprodursi in futuro, dato che queste tartarughe possono vivere anche 80 anni.

.

 

 

 

Tradotto da www.pe.com

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