Come accade in diverse specie animali, i maschi delle tartarughe marine tentano di accoppiarsi con quante più femmine possibili. Tuttavia, non si hanno precise informazioni sul meccanismo di selezione messo in atto dalle femmine.
Si ritiene che quest’ultime possano accoppiarsi più volte per garantire la fecondazione e ciò si traduce in una paternità multipla anche all’interno della stessa nidiata. I ricercatori della “Florida Atlantic University” però, suggeriscono un’ipotesi opposta: le tartarughe marine femmina preferiscono la monogamia.
I risultati del loro studio, pubblicato sulla rivista scientifica “Ecology and Evolution“, forniscono approfondimenti sorprendenti sulla monogamia riscontrata nelle Caretta caretta che nel 2016 hanno deposto sulle spiagge dell’isola di Sanibel, nel sud-ovest della Florida.
Il 75% delle femmine analizzate si era accoppiato con un sol maschio: «Le tartarughe marine hanno la capacità di immagazzinare lo sperma e la spiegazione più semplice riguardo i nidi di Sanibel è che le femmine si siano accoppiate una sola volta all’inizio della stagione ed abbiano conservato lo sperma sufficiente a fecondare tutte le uova delle molteplici deposizioni osservate» hanno affermato gli autori dello studio.
La frequenza della paternità multipla era del 22%, dato inferiore a quanto precedentemente riportato per questa stessa spiaggia. Non è stato dunque possibile costruire un modello coerente tra le successive nidificazioni con paternità multipla ma si è supposto che è plausibile che le giovani femmine non siano in grado di respingere i maschi più aggressivi e quindi i loro nidi sarebbero inclini a paternità multipla.
«E’ relativamente raro che una femmina si accoppi fra una deposizione e l’altra, poichè non c’è alcun beneficio ed è quindi ragionevole ipotizzare che le tartarughe adulte controllino il numero di partner» ha dichiarato Jacob A. Lasala, ricercatore presso il “Mote Marine Laboratory“.