Arriva direttamente da Corrado Battisti, responsabile del Monumento Naturale “Palude di Torre Flavia” di Cerveteri (RM), l’appello contro quella che è oramai una vera e propria invasione di testuggini palustri alloctone, abbandonate illegalmente in questa zona umida da cittadini che non potevano o non volevano più occuparsene.
E’ da oltre otto mesi che i volontari cercano di rimediare a ciò, catturando gli esemplari grazie a delle trappole galleggianti comunemente chiamate “basking traps“. Lo scorso anno ne furono installate cinque, che grazie alle dieci inserite questa primavera, hanno portato all’eradicazione di un totale di circa 130 rettili.
Purtroppo però, tale numero rappresenta comunque solo una parte di tutte quelle li stabilmente presenti. La palude è infatti un habitat ideale per queste testuggini, che hanno iniziato anche a riprodursi e ad aumentare quindi esponenzialmente il proprio numero.
Oltre alle americane Trachemys scripta, invasive in tutta l’Unione Europea, sono stati catturati esemplari sempre “a stelle e strisce” appartenenti però ai generi Graptemys e Pseudemys, così come quelli asiatici del genere Mauremys.
Questi abbandoni, oltre ad essere puniti dalla legge con sanzioni elevate, rappresentano anche e soprattutto una piaga per la nostra diversità. La poca diffusione di informazione su tale argomento provoca danni incalcolabili e mette a rischio la vita di tante creature, tra cui persino quelle li rilasciate. Infatti, oltre alle specie già citate, le trappole hanno restituito esemplari che non effettuano letargo e dunque destinate a morire in inverno, come le Pelomedusa subrufa e le Trachemys venusta.
Fonte foto in evidenza: video-servizio di Luigi Cicillini