Un attimo sospeso, poi un’esplosione di vita. Ieri sera, nella meravigliosa Cala Pozzolana di Ponente, sull’isola di Linosa, si è verificata la prima schiusa di tartarughe marine in Italia per il 2025. Cinquantacinque piccole Caretta caretta hanno completato il loro sviluppo sotto la sabbia calda e, dopo ore di attesa, hanno scelto il buio come alleato per affrontare il loro primo viaggio verso il mare.
Una lunga attesa e poi… il grande debutto
Le prime testoline sono emerse dalla sabbia intorno alle 18:30, ma per oltre due ore le tartarughine sono rimaste ferme, immobili, come in ascolto del mondo esterno. Poi, alle 21:00, quasi seguendo un segnale condiviso, è iniziata la corsa: una vera esplosione di vita, come raccontano i volontari dell’associazione “Aethusa“, che da anni si occupano della tutela dei nidi sull’isola.
“Stanotte 55 piccole tartarughe sono emerse dal nido. Auguriamo alle nuove nate una lunga vita lontana da pericoli ed insidie e ci prepariamo per affrontare un’altra notte in attesa di vedere altre piccole tartarughe emergere dal nido”.
Un nido da primato
Il nido in questione era stato deposto il 22 maggio 2025, e ha rappresentato la prima nidificazione ufficialmente individuata e comunicata in Italia per la stagione in corso. Dopo circa 54 giorni di incubazione, le uova si sono schiuse rispettando i tempi tipici della specie.
Questa schiusa arriva in un contesto straordinario: nel 2025 l’Italia ha già superato i 400 nidi di Caretta caretta censiti — un numero senza precedenti, che conferma un trend in continua crescita lungo tutte le nostre coste.
Linosa: sentinella del Mediterraneo
Linosa si conferma uno dei luoghi simbolo per la nidificazione delle tartarughe marine nel Mediterraneo centrale. Qui, il rispetto della natura, la tutela ambientale e l’impegno civico si fondono in un modello virtuoso, capace di garantire condizioni ideali per la deposizione e la schiusa. Il lavoro dei volontari, in particolare di realtà come Aethusa, è fondamentale per proteggere questi eventi naturali tanto rari quanto delicati.
Un messaggio per tutti
La sopravvivenza di una tartaruga su mille è una dura verità biologica. Tuttavia, ogni piccolo successo racconta qualcosa di più grande: un Mediterraneo che cambia, un clima che si riscalda, ma anche una società sempre più attenta al valore della biodiversità.
La vita marina ci parla. Sta a noi ascoltarla, proteggerla, difenderla. E fare in modo che ogni corsa verso il mare non sia l’ultima.