Il 12 aprile scorso è stata effettuata la quinta inseminazione artificiale all’esemplare femmina di “Rafetus swinhoei” presente presso lo Zoo di Suzhou (China) ma purtroppo, nonostante fossero stati effettuati tutti gli esami clinici per aver certezza sul suo buono stato di salute, la tartaruga è stata dichiarata morta dopo 24 ore dall’intervento.
Come nelle precedenti quattro sedute, non c’erano state complicazioni durante il processo di inseminazione ma l’esemplare non si è più risvegliato dall’anestesia. Il tessuto ovarico è stato prelevato e conservato in una soluzione di azoto liquido, in attesa di essere analizzato da esperti provenienti da diverse parti del mondo, chiamati per accertare la causa del decesso.
Oramai la conservazione della specie “Rafetus swinhoei” risulta verosimilmente impossibile, in quanto restano soltanto tre esemplari viventi conosciuti, di cui di due non si conosce il sesso in quanto vivono in natura in due laghi vietnamiti mentre il terzo è il maschio presente nello zoo cinese, la cui coda è mozza e non permette l’accoppiamento senza prelievo dello sperma.
Secondo i registri di allevamento, la femmina di tartaruga gigante dal guscio molle dello Yangtze deceduta, aveva oltre novant’anni…