«Ho pianto dalla gioia quando ho visto quelle decine di tartarughine dirigersi verso l’oceano» è ciò che dichiarava esattamente un anno fa Afroz Shah, avvocato ed attivista della comunità di Versova a Mumbai.
Erano decine di anni che in questa zona occidentale dell’India, nonostante fosse da secoli area di passaggio durante le migrazioni delle “Lepidochelys olivacea“, non venivano avvistate tartarughe marine. Il motivo di tale assenza è da attribuire solo ed unicamente all’inquinamento causato dall’incoscienza dei residenti, che avevano trasformato la spiaggia in una vera e propria discarica.
Fino al qualche anno fa, a Versova Beach si sprofondava nell’immondizia, con cumuli di rifiuti alti addirittura anche un metro e mezzo. “Un bambino poteva annegare nella plastica” ha riferito Shah.
Grazie a centinaia di volontari guidati dall’avvocato indiano, dal 2015 ad oggi sono state raccolte circa seimila tonnellate di spazzatura, ripulendo i fiumi a monte ed insegnando agli abitanti locali la gestione sostenibile dei rifiuti. Inoltre, sono stati piantati decine di alberi da cocco e Shah ha in programma anche la piantumazione di mangrovie utili ad evitare le inondazioni e a migliorare la qualità dell’acqua.
Le Nazioni Unite hanno assegnato a Shah il titolo di “Champion of the Earth 2016” per il più grande sforzo di pulizia mai avvenuto prima. «Sono un amante dell’oceano e sento il dovere di liberarlo dalla plastica. La colpa di questa enorme bomba ambientale è stata la perdita di senso di appartenenza; puoi avere leggi e politiche severe ma se la comunità non è legata alla propria terra, è tutto inutile!».