La prima schiusa dell’anno si è avuta il 23 luglio dal primo nido italiano identificato nella stagione riproduttiva in corso, sull’isola di Linosa (AG). Sono state oltre novanta le piccole Caretta caretta che si sono tuffate per la prima volta in mare, numero simile a quello delle tartarughine nate il 30 luglio da una deposizione non nota sull’isola di Ischia (NA).
Tra queste due schiuse, a distanza di appena 24 ore l’una dall’altra, sulle spiagge agrigentine di Siculiana Marina e di Licata sono sbucate improvvisamente decine di tartarughe. Non conosciamo ancora il numero esatto della prima schiusa ma sull’arenile licatese sono stati più di novanta i piccoli rettili marini che hanno effettuato il cosiddetto “battesimo del mare”.
Dopo pochi giorni è stata ancora una volta la Sicilia protagonista, con la nascita di una decina di tartarughe dal nido di Gela (CL) e addirittura 105 hatchlings da quello di Randello (RG) individuato lo scorso 5 giugno.
Nella tarda serata del 3 agosto si è avuta poi un’altra schiusa a sorpresa da una deposizione non identificata prima. Stavolta il litorale interessato è stato quello crotonese di Capo Rizzuto, dove la camera d’incubazione non è ancora stata ispezionata e dunque non si conosce ancora il numero esatto di nascite.
Sul litorale ionico reggino invece, sono tre i nidi in schiusa sulla Costa dei Gelsomini, due gestiti dall’associazione Caretta Calabria Conservation da cui sono nate già oltre cento tartarughe e uno sotto controllo del WWF Vibo-Stilaro da cui sono sbucate almeno cinquanta piccole.
Infine, in Campania è in corso la schiusa dal primo nido cilentano di Marina di Camerota (SA), da cui sono nate anche qui più di cinquanta hatchlings nelle prime due notti, mentre sulla spiaggia di Calamosche all’interno della RNO Oasi Faunistica di Vendicari (SR), la schiusa è iniziata tra sabato e domenica e non si conosce ancora il numero di nascite.