Nella stagione di nidificazione di tartarughe marine in Italia di questo 2021, ci sono due regioni completamente agli antipodi: la Campania, che ha fatto registrare un notevole aumento dei nidi identificati rispetto agli anni passati, e la Sicilia, che ha invece avuto un calo rilevante da un anno all’altro.
La principale motivazione molto probabilmente risiede nel rispettivo aumento e diminuzione delle azioni di monitoraggio. Ciò che però rende interessante anche dal punto di vista di una simpatica gara tra chi si contenderà il secondo posto del podio di questo 2021 (la Calabria è prima indiscussa), è il ripetuto sorpasso a vicenda che si è manifestato in tutta l’estate e che continua anche in questi primi giorni di ottobre.
Dopo la schiusa a sorpresa confermata all’inizio di questa settimana sull’arenile napoletano di San Giovanni a Teduccio (NA), ieri mattina i gestori dello stabilimento balneare “Lido Felice” di Castel Volturno (CE) hanno trovato un hatchling in spiaggia e lo hanno segnalato ai volontari che stanno monitorando il litorale casertano in attesa delle schiuse dalle deposizioni già note.
Intorno alle ventidue un’altra piccola tartarughina è sbucata sulla sabbia castellana e così, seguendo a ritroso le tracce lasciate lungo la sua corsa verso il mare, i volontari del progetto “Domizia” e dell’ENPA Salerno che collaborano con gli esperti del CRTM “Anton Dohrn” di Portici (NA) sono riusciti a risalire all’esatto punto in cui era stato deposto il nido, confermando così la 57esima deposizione campana del 2021.
Cinquantasette però, è anche il numero raggiunto dalla regione Sicilia che, dopo aver fatto un balzo indietro a seguito di un riconteggio, viene nuovamente raggiunta dalla Campania nonostante una nuova schiusa a sorpresa avvenuta sulla spiaggia di Kaucana, nel comune di Santa Croce Camerina (RG).
Era il tre agosto quando una Caretta caretta fu vista risalire dal mare su questa spiaggia ma il ritardo nella segnalazione non permise di individuare l’eventuale camera di incubazione. Da quel momento in poi, ogni quanto gli era possibile, il volontario Giombattista Di Giacomo ha pattugliato la spiaggia e così, insieme all’altra volontaria Barbara, la notte del 29 settembre ha rinvenuto tantissime traccette lasciate dagli hatchlings sbucati sull’arenile.
Nel pomeriggio di ieri, la biologa marina Oleana Olga Prato, operatrice del “Progetto Tartarughe WWF Italia” e di “Life EuroTurtles“, è giunta sul posto per rintracciare il punto esatto in cui erano state deposte le uova. Grazie al prezioso aiuto del marito Mehdi Rami, è stato possibile ispezionare la camera e salvare così una tartarughina viva rimasta intrappolata sotto la sabbia.
Mamma-tartaruga aveva deposto esattamente cento uova, di cui soltanto sei non si sono sviluppate; un successo di schiusa davvero notevole rispetto alla media decisamente più bassa.
L’autunno è ormai cominciato da oltre dieci giorni ma le sorprese per gli addetti sembrano non essere giunte alla fine e chissà che non ci siano altre schiuse a sorpresa a smuovere la parità tra le due regioni del Sud Italia.