Il “cold stunned” (stordimento da freddo) che colpisce le tartarughe marine nel golfo della penisola di Cape Cod, nel Massachusetts, è purtroppo un fenomeno che si ripete annualmente già dagli anni novanta.
Questa striscia di terraferma che avanza nell’Oceano Atlantico a mo’ di uncino, intrappola tra ottobre e dicembre centinaia di esemplari di Caretta caretta, Chelonia mydas e Lepidochelys kempii.
Karen Dourdeville, coordinatrice dei volontari del “Mass Audubon’s Wellfleet Bay Wildlife Sanctuary”, ha riferito che i forti venti di inizio novembre hanno contribuito a portare a riva diverse tartarughe. Basti pensare che in una sola giornata, ben sette Lepidochelys kempii (specie fortemente a rischio estinzione) sono state recuperate spiaggiate, più un’altra purtroppo trovata già senza vita.
Le tartarughe marine stordite dal calo delle temperature, non riescono più ad uscire da questo braccio di terra per poter migrare verso sud in acque più calde. Lo scorso anno sono state circa trecento quelle che si sono arenate ma nonostante questo numero sia decisamente impressionante, è lontanamente basso rispetto al record di 1200 esemplari recuperati nel 2014.
Dunque il lavoro svolto dai circa 250 volontari, unito alle segnalazioni dei privati cittadini, permette di salvare ogni anno da morte certa decine e decine di tartarughe, che vengono così riabilitate presso l’ “Animal Care Center” del New England Aquarium e presso il “National Marine Life Center“.
Fonte: www.massaudubon.org