Due cooperative di pescatori, la “Acli Pesca” dell’Isola d’Elba e la “Fao 37.1” di Livorno, hanno aderito al progetto “TartaLife” che prevede la sperimentazione di palangari forniti di particolari ami circolari.
Lo scopo è quello di testare l’efficacia di quest’ultimi nel ridurre il numero di tartarughe marine pescate accidentalmente e riducendo così anche i decessi, ovviamente senza incidere in maniera negativa sulla pesca. Proprio per questo i suggerimenti dei pescatori ed il continuo uso di questi attrezzi aiuterà tantissimo nel perfezionarli.
Il responsabile della Federcoopesca, Andrea Bartoli, ha così commentato: «Il progetto sta avendo molto successo grazie alla sensibilità dei pescatori. Le prime indicazioni sembrano dimostrare che l’utilizzo di tali ami permetta di raggiungere l’obiettivo prefissato, senza compromettere la pesce di pesce spada. Questo progetto sta fornendo utili indicazioni per coniugare la protezione degli ecosistemi marini con il mantenimento delle attività economiche».