Erano stati colti in fragranza di reato in Sardegna nel luglio 2011 e, a distanza di cinque anni, è arrivata per loro la sentenza: 120 mila euro di multa e 9 mesi di reclusione (da scontare senza attenuanti).
I Carabinieri avevano fermato la coppia per controllare l’eccessivo numero di bagagli che trasportavano nell’auto pronta per l’imbarco. Un’operazione che viene eseguita quotidianamente al porto di Golfo Aranci (OT) ma che quella volta portò alla scoperta di 30 esemplari di tartarughe terrestri (7 Testudo hermanni e 23 Testudo marginata) e di ben 50 esemplari di tartaruga palustre europea (Emys orbicularis) stipati in sacchi e scatoloni.
Le tartarughe erano nascoste in condizioni pietose ed addirittura, una di esse, aveva cominciato a deporre in un sacco. Come si può immaginare, erano tutte sprovviste della necessaria documentazione per la detenzione ed il trasporto di queste specie e la coppia, residente nella provincia di Reggio Emilia, fu denunciata a piede libero per maltrattamento di animali, cattura, prelievo, detenzione di specie animali selvatiche protette, trasporto di esemplari di specie protette e trasporto di esemplari animali senza licenza.
I due dichiararono di non essere a conoscenza delle normative e di essere semplici appassionati ma la scusa non resse troppo. Infatti, a seguito di quel fermo, scattò la perquisizione nel loro appartamento emiliano ove furono trovati altri 70 esemplari anch’essi senza documentazione.