Immaginate di essere in spiaggia appena dopo che il sole è calato e il buio della notte si avvicina. Improvvisamente la sabbia inizia a crollare e gli occhi restano fissi su quel cerchio di appena 10/15 centimetri di raggio, fino a quando le prime testoline degli hatchlings di Caretta caretta iniziano a sbucare scrutando l’orizzonte, per poi correre per la prima volta verso il mare.
L’enorme emozione di questo particolare evento è stata vissuta ieri sera, quasi in contemporanea, sia dallo staff e dai volontari dell’associazione “Caretta Calabria Conservation” sulla spiaggia incontaminata di Bruzzano (RC) e sia dalla biologa marina Oleana Olga Prato, operatrice del “Progetto Tartarughe” del WWF Italia, sulla spiaggia di Avola (SR), dove erano presenti anche cittadini, turisti e il gruppo di volontari che sta aiutando la biologa da fine maggio, su tutti Giuseppe Di Rosa e Viviana Falesi.
Le due regioni hanno entrambe superato i cento nidi censiti sulle proprie spiagge e insieme superato quota 249, cioè il numero di nidificazioni che lo scorso anno erano state identificate ad oggi in tutta Italia e il totale di quelle dell’intero anno 2019. Se la curva dovesse continuare a crescere come fatto finora, a fine anno potrebbero essere oltre 25.000 le piccole tartarughe marine assicurate al mare…e noi non speriamo che questo!