Nel 2011, l’allora presidente del Mali Amadou Toumani Touré, decise di donare sei testuggini appartenenti alla specie Centrochelys sulcata al Principe Alberto II di Monaco, in visita nello Stato africano.
Dopo undici anni, quarantasei esemplari nati e cresciuti in cattività nella cosiddetta “Turtle Island” dell’Oceanographic Museum del Principato, sono stati donati all’African Chelonian Institute (ACI) di Ngaparou in Senegal. Le giovani testuggini, di cui le più grandi di soli otto anni d’età, hanno affrontato il lungo viaggio di oltre quattromila km all’interno di sei casse di legno appositamente forate e decorate dai figli di Alberto e della principessa Charlène.
Il trasferimento ha avuto inizio lo scorso 10 dicembre, a bordo prima di un furgone e poi di un aereo Air France partito dall’aeroporto di Parigi “Charles de Gaulle” e diretto a Dakar. Martedì 13 dicembre sono state poi trasferite presso il “Village des Tortues” di Noflaye, a circa 35 km dalla capitale senegalese, dove trascorreranno alcuni mesi per abituarsi a una vita più wild, in un habitat naturale in cui dovranno procurarsi il cibo autonomamente e imparare a scavare le proprie tane.
«Se fossi una testuggine, non chiederei mai di vivere o nascere in Africa occidentale» ha dichiarato Tomas Diagne, direttore del CIA. Le Centrochelys sulcata, endemiche della fascia sub-sahariana del Sahel, sono minacciate oltre che dai predatori naturali come iene e sciacalli, anche dal traffico internazionale e dalla distruzione del proprio habitat a causa del pascolo eccessivo.
Dunque le baby testuggini arrivate in Senegal rappresentano uno dei perni principali per rafforzare le popolazioni locali, ridotte a poche centinaia di esemplari allo stato brado. Dopo la quarantena negli appositi recinti, saranno trasferite in una riserva nel nord-ovest, il più vicino possibile al Sahel, prima di poter poi in futuro essere lasciate libere in una riserva naturale.
«La fauna africana lascia sempre l’Africa ed è molto raro che ritorni. Questo è uno di quei rari casi. Queste testuggini sono nate a Monaco da genitori nati in Africa e hanno potuto far ritorno nella loro terra, la terra dei loro antenati». È questo il modello da seguire secondo il biologo Diagne, per poter così provare a preservare le Centrochelys sulcata, terza specie terrestre più grande al mondo e specie decisamente longeva, dato che può superare i cento anni d’età.
Foto in evidenza: © AfricaNews SEYLLOU DIALLO/AFP