L’organizzazione non governativa International Union for Conservation of Nature (IUCN), durante il seminario tenutosi a Da Nang, ha dichiarato che due delle cinque specie di tartarughe marine che popolavano le acque del nord del Vietnam sono “scomparse”.
Dai sondaggi effettuati dal 2017 al largo delle coste vietnamite, settentrionali e centrali, è risultata evidente l’assenza di esemplari appartenenti alla specie Eretmochelys imbricata ed alla specie Dermochelys coriacea.
Purtroppo la situazione non è affatto florida nel resto del paese; secondo uno studio condotto dall’Institute of Marine Environmental Research, le deposizioni di tartarughe marine sono diminuite dalle diecimila degli anni ottanta alle circa 450 di quest’anno.
Le principali cause di questo declino sono da attribuire alla pesca illegale, all’inquinamento ed alla distruzione degli habitat ma anche al commercio illegale per fini alimentari e non.
In Vietnam però, non sono solo le tartarughe marine a veder la loro esistenza minacciata. Appena tre mesi fasi infatti, sono state incluse nell’elenco delle specie in via d’estinzione della CITES le seguenti specie endemiche: la Cuora bourreti, la Cuora picturata e la Mauremys annamensis.
Per evitare che la situazione peggiori e per preservare queste popolazioni, il governo vietnamita ha approvato un piano d’azione speciale che andrà avanti fino al 2025. Inoltre, è stata approvata la costruzione di tre aree di conservazione e di due centri di salvataggio per le tartarughe in pericolo d’estinzione.