Nell’area paleontologica di La Buitrera, nella provincia di Rio Negro in Patagonia, sono emersi i resti di una nuova specie di tartaruga d’acqua dolce vissuta quasi cento milioni di anni fa, tra il Cretaceo inferiore e il Cretaceo superiore.
Oltre ai soliti resti di carapace, di vertebre e di arti, per la prima volta in questo sito è stato trovato anche il teschio del rettile. «I resti cranici nelle tartarughe del Cretaceo, in Patagonia sono piuttosto rari e questo è tra i migliori recuperati al mondo» ha riferito il dr. Ignacio Maniel, ricercatore del CONICET.
La nuova specie è stata classificata come appartenente al già noto genere Prochelidella ed è stata chiamata con il nome di Prochelidellabuitreraensis. Questa tartaruga di circa 25 cm di lunghezza mangiava pesci polmonati e, così come quelle moderne, poteva già ritratta la testa all’interno del carapace.
La sua scoperta è avvenuta nel 2015 all’interno del Cañadón de las Tortugas, ma ci son voluti ben cinque anni per determinare che si trattasse di una nuova specie, attraverso una grande opera di confronto tra i suoi resti cranici e postcraniali con i resti di altre tartarughe fossili e attuali.
Fonte: www.researchgate.net