Il 26 luglio scorso, in seguito ad una mareggiata, un tratto di spiaggia libera di Torre Lapillo a Porto Cesareo (LE), crollò sotto i piedi di alcuni bagnanti, portando alla luce decine e decine di uova di tartaruga marina.
Per gli esperti dell’AMP “Porto Cesareo” fu dunque necessario provare a salvare il nido, spostandolo e creando una nuova camera d’incubazione in una zona più alta dell’arenile. Dopo appena 16 giorni, dalla sabbia è sbucata la prima tartarughina che ha fatto ben sperare sull’esito della deposizione.
Purtroppo però, dopo 5 notti di continue nascite, il numero di “Caretta caretta” che hanno raggiunto la via del mare si è interrotto ad appena 15 esemplari e la causa quasi sicuramente è da attribuire al brusco calo delle temperature ed all’acqua penetrata durante la mareggiata.
Sono comunque state prelevate le uova non schiuse per essere analizzate e per approfondire gli studi.