Non è il remake di Cast Away, ma bensì una storia reale avvenuta nelle acqua dell’Oceano Pacifico. Alcuni pescatori delle Isole Marshall lo hanno ritrovato nella sua barca di vetroresina, incastrata sulla barriera corallina antistante un’isoletta disabitata dell’atollo Ebon (tutto l’atollo conta 22 isole e solo 770 abitanti circa).
Jose Ivan, così ha detto di chiamarsi il naufrago ai suoi soccorritori, ricorda poco della sua vita ma ha fornito alcune chiare indicazioni sul suo “viaggio”. Sembra sia partito circa 13 mesi fa, nel dicembre 2012, dalle coste del Messico diretto ad El Salvador insieme ad un ragazzo che, sempre secondo il suo racconto, sarebbe morto dopo 4 settimane durante una burrasca.
I pescatori, non capendo lo spagnolo parlato da Jose, lo han portato da Ola Fjeldstad, studente norvegese presente sull’isola per delle ricerche. Il ragazzo ha affermato che la barca, di circa 8 metri, era danneggiata e piena di alghe con evidenti segni di usura dovuti alle molte giornate in mare; inoltre ha aggiunto che Jose era in condizioni precarie e gli è stata subito offerta dell’acqua.
Il naufrago ha affermato che in tutti questi mesi è sopravvissuto cibandosi di tartarughe marine, pesci e uccelli, mentre si è dissetato con l’acqua piovana e con il sangue sempre delle tartarughe. Infatti nella sua barca è stato trovato un guscio di tartaruga con ancora della carne, probabilmente da mangiare nei prossimi giorni.
L’odierno Robinson Crusoe indossava solo un paio di mutande bucate e, ovviamente, aveva barba e capelli lunghi e incolti. Aspettando ulteriori informazioni dal Messico che possano fare chiarezza sull’identità dell’uomo, Jose è stato affidato al sindaco Ione de Brum dell’Ebon.
Curiosità: l’isola, su cui è stato girato il film con protagonisti Tom Hanks e l’amico Wilson (il pallone), si trova a pochi km a sud delle Isole Marshall in cui è naufragato l’uomo