Non è servito a nulla il divieto di circa 2000 comuni d’Italia, tra cui anche grandi città come Milano, Torino e Bari, all’uso di fuochi d’artificio per festeggiare l’ingresso del 2012.
Oltre ai due uomini morti e alle quasi 600 persone rimaste ferite, purtroppo si è registrata anche una grossa moria e una fuga di cani, gatti e altri animali spaventati dall’assordante rumore dei botti di capodanno. Infatti sono oltre 200 i cani e gatti morti la notte di San Silvestro e quasi mille sono invece gli altri animali (tartarughe, conigli, uccelli, ecc) deceduti in media per ogni regione. A questi dati vanno aggiunti i migliaia di cani e gatti fuggiti dalle proprie abitazioni e/o dai loro recinti.
Le città in cui si son verificate più morti son situate al Sud, distribuite tra Campania, Puglia e Sicilia; al contrario invece, le città in cui si son verificate la maggior parte delle fughe, son situate al Nord, distribuite tra Emilia Romagna, Lombardia e Toscana.
I dati sono forniti dall’AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente) che ammette un calo delle morti rispetto al passato, ma allo stesso tempo dichiara: “E’ arrivato il momento di dare una svolta, i botti devono essere dichiarati illegali senza se e senza ma. La dichiarazione del ministro dell’Interno va nella giusta direzione, ma e’ indispensabile avviare non solo una campagna di sensibilizzazione contro i botti di Capodanno ma andare fino in fondo e dichiararli fuori legge“.
Il ministro dell’Interno AnnaMaria Cancellieri, aveva dichiarato in questi giorni che occorre una riflessione seria e piu’ rigore, in più ha aggiunto: “Non puo’ essere un bollettino di guerra ogni volta. Non e’ possibile”