Dieci giorni fa, alcune piccole tartarughe furono trovate vagare su una spiaggia siciliana, attratte dal faro di una rimessa di barche, finendo così nella parte alta della spiaggia. Alle prime ore di stamani, un episodio molto simile, con protagonista in negativo sempre l’inquinamento luminoso, è avvenuto in una località balneare salentina.
Piero Carlino, responsabile del CRTM del Museo di Storia Naturale del Salento, è stato raggiunto telefonicamente dal gestore del Lido Mania di Torre Mozza, il quale lo avvertiva che sulla sabbia tra le sdraio e gli ombrelloni erano presenti tante piccole tracce riconducibili a tartarughe appena nate.
Grazie all’intervento coordinato del personale del Centro e degli operatori dello stabilimento balneare, è stato possibile recuperare tre esemplari bloccati nel parcheggio retrostante ed addirittura una baby Caretta caretta finita nella cucina della struttura.
Le quattro neonate hanno raggiunto in seguito in sicurezza il mare, con la speranza che le sorelle nate ieri notte siano riuscite a farlo da sole. Fra poche ore ne potrebbero sbucare all’improvviso altre, che però stavolta non troveranno la luce del faro a disorientarle ma ad attenderle ci saranno gli esperti del CRTM.