Carla Goggia e Jérôme Batisse di Saint-Laurent-du-Var, in Costa Azzurra, stavano trascorrendo una piacevole serata sulla spiaggia di Villeneuve-Loubet, nei pressi dell’Hotel Bahia, quando hanno visto una tartaruga marina uscire dall’acqua e affannosamente avanzare sui ciottoli.
«Mia moglie stava pescando in tranquillità quando da lontano ho visto una strana massa marrone avvicinarsi» ha riferito l’uomo. «Siamo andati in vacanza alle Mauritius senza vederne una e qui, sulla nostra solita spiaggia, ne vediamo una!».
La coppia, credendo che l’esemplare fosse in difficoltà, ha deciso di segnalare la sua presenza ai pompieri, cercando nel frattempo di indirizzarla verso il mare e tenendola bagnata con secchiate d’acqua. Prima dell’arrivo dei soccorsi, la tartaruga ha ripreso il largo ma quando le immagini sono state inoltrate a Sidonie Catteau, biologa marina responsabile della “Mission Caretta” della “Fondation Marineland“, la dottoressa non ha avuto dubbi sull’errore commesso da marito e moglie.
Quella Caretta caretta in realtà era lì per deporre le proprie uova e infatti poco dopo, alle ore 01:45 circa di lunedì 3 luglio, con tanta testardaggine è risalita nuovamente, scegliendo stavolta una zona sabbiosa senza ciottoli. Qui, in presenza di Jey Lebrun Slawik e altri increduli passanti, la tartaruga ha scavato la camera d’incubazione e ha lasciato che le proprie uova cadessero sotto la sabbia.
Era almeno mezzo secolo che non si verificava una deposizione di tartaruga marina sulla spiagge del dipartimento Alpes-Maritimes. «Più di cinquant’anni fa, quando c’erano più Caretta caretta lungo le nostre coste, ci sono state indubbiamente altre deposizioni nelle Alpi Marittime ma comunque non abbiamo dati ufficiali recenti che lo attestano» ha riferito al quotidiano francese “20 minutes” il direttore provinciale dell’OFB (Office Francais de la Biodiversité), Eric Hansen.