Il cosiddetto “cold stunning” (in it. “stordimento da freddo“) è una condizione che colpisce le tartarughe marine, rendendole molto deboli e inattive. Generalmente si verifica quando la temperatura scende al di sotto dei 10°C oppure quando l’acqua subisce un improvviso calo termico, stordendo appunto gli esemplari presenti.
È molto comune nelle aree costiere dell’Atlantico statunitense e nel Golfo del Messico ma da qualche anno a essere colpite sono anche le tartarughe marine che frequentano il Mar Adriatico durante i mesi invernali.
Nel gennaio 2022, il Centro Recupero Tartarughe Marine di Calimera (LE) contava già più di venti tartarughine rinvenute spiaggiate a causa delle condizioni meteo marine avverse. Quest’anno invece, le temperature ben più alte della media hanno ritardato l’arrivo dei piccoli esemplari sulle spiagge pugliesi.
«Negli ultimi tempi stanno arrivando una-due tartarughe al giorno. Arrivano perchè spinte dalle mareggiate e spesso sono già defedate. Abbiamo rinvenuto esemplari con ami all’interno o con altri problemi di salute. L’abbassamento repentino delle temperature non gioca a loro favore perchè essendo rettili hanno bisogno di una temperatura più elevata» ha dichiarato Piero Carlino, responsabile del Centro, in un’intervista ad Antenna Sud.
La prima tartaruga a essere ricoverata nel 2023 è stata una Caretta caretta notata in difficoltà in superficie nelle acque antistanti al porto turistico di San Foca (LE), lo scorso 15 gennaio. Dopo otto giorni, un post-hatchling di appena 10 cm è stato recuperato grazie alla segnalazione della Guardia Costiera di Torre San Giovanni (LE).
Da allora è trascorso quasi un mese e al Centro di Calimera oggi si contano un totale di quattordici tartarughe marine, tra cui un piccolo esemplare di Chelonia mydas avvistato galleggiare dalla Guardia Costiera di San Foca. Questa specie, comunemente nota come “tartaruga verde”, è rara da vedere nella acque italiane ma a causa del surriscaldamento globale si sta spingendo sempre più spesso nella parte alta del Mar Mediterraneo.
Ricordiamo a tutti che in caso di avvistamento di tartarughe spiaggiate, la prima cosa da fare è segnalare immediatamente la presenza alla Guardia Costiera (num. 1530) o al più vicino centro di recupero, evitando di azzardare interventi fai-da-te.