Nei giorni scorsi, il monitoraggio di routine su un campo rurale in Georgia (USA) effettuato dai ricercatori del “Coastal Ecology Lab” dell’University of Georgia ha avuto un risvolto poco usuale. Infatti, infilando una camera-spia nella tana di una testuggine, gli studiosi vi hanno inaspettatamente trovato il più grosso dei serpenti a sonagli e il più grande serpente velenoso del Nord America.
L’insolito inquilino però, ha scelto di non attaccare la videocamera ma è rimasto fermo, muovendo solo la sua lingua biforcuta avanti e indietro. Questo comportamento serve a raccogliere particelle odorose e a portarle agli organi sensoriali presenti sul palato, che aiutano questi rettili ad interpretare l’ambiente che li circonda.
Sulla pagina Facebook del Lab, i ricercatori spiegano che i serpenti che incontrano nelle tane, in genere, non manifestano comportamenti aggressivi, piuttosto sono curiosi e approcciano la sonda per investigarla. In questo caso, il crotalo diamantino orientale (Crotalus adamanteus) era stato visto strisciare nei dintorni e così hanno mandato la sonda nella tana per vedere se fosse presente anche una testuggine, e così è stato. In un angolo si trovava un esemplare di Gopherus polyphemus mentre il serpente era sul fondo della profonda buca.
I serpenti a sonagli e le testuggini non hanno propriamente un buon rapporto, ma i serpenti sono una delle 350 specie commensali che utilizzano le tane scavate dalle tartarughe per sopravvivere, rendendo così la testuggine una specie essenziale dal punto di vista ecologico.
Il video completo qui: Eastern diamondback rattlesnake inside gopher tortoise burrow