Quando Rick Aliperti acquistò un pezzo di terra a Cape Coral in Florida nel 2005, non aveva mai visto prima una tartaruga di terra e nemmeno mai una loro tana.
Oggi nel suo quartiere è affettuosamente conosciuto come “Tortoise Guy“, grazie alle sue tante generose iniziative che ha intrapreso per proteggere le testuggini che vivono accanto alla sua proprietà.
Aliperti si è trasferito qui da Long Island (New York), un’isola ove l’unica cosa che ricorda le tartarughe è il traffico: «un viaggio di 20 minuti richiede in auto circa un’ora e mezza o due ore. Anche per questo, appena mia figlia si è diplomata, abbiamo deciso di trasferirci».
Quello fu l’inizio della nuova vita dell’oramai famoso “Tortoise Guy“!
Rick decise di trasferirsi a Cape Coral come luogo in cui vivere per essere in un ambiente molto più naturale di Long Island. Infatti, appena dietro la sua casa, sono presenti 50 ettari di pineta conosciuta come “Oasis Woods“, ove all’interno vivono volpi, linci, coyotes e nidificano le aquile.
Appena acquistato il lotto di terra, cominciò a notare che dei tubi in PVC si sollevavano e, chiedendo informazioni ad un vicino, scoprì che alcune tartarughe della specie “Gopherus polyphemus” avevano scelto di fare la loro tana proprio li. Poichè questa specie è minacciata in Florida, sia le tartarughe che le tane sono protette e quindi Aliperti non poté cominciare i lavori ma ciò non lo scoraggiò ma anzi, decise di acquistare anche il lotto accanto per proteggere le tartarughe li presenti.
«Ho chiamato la terra “Mary Jane’s Preserve” in memoria di mia madre ed il mio obiettivo è quello di fornire alle tartarughe un miglior accesso ai palmeti. Il terreno era coperto con piante di pepe rosa, che sono state tolte per facilitare il loro passaggio. Ad oggi si può facilmente osservare una popolazione di circa trenta esemplari» ha spiegato Tortoise Guy.
Il signor Aliberti ha poi concluso con un desiderio: «Spero che la città acquisti la mia proprietà per combinarla all’Oasis Woods. Questa può essere un’opportunità anche per gli studenti ed i Boy Scouts».
La foto-articolo è di Ricardo Rolon / The News-Press