In questa pagina troverete la scheda d’allevamento riassuntiva che riguarda le tartarughe appartenenti alla specie Trachemys venusta. La scheda indica sommariamente le informazioni sull’alimentazione, la riproduzione, le caratteristiche fisiche e comportamentali ed altri aspetti per allevare al meglio questa specie.
Specie
Trachemys venusta
Sottospecie
cataspila, grayi e venusta. Inoltre, dal 2010, iversoni, panamensis e uhrigi
Stati di provenienza
è diffusa in tutto il territorio della Mesoamerica, quindi dal sud del Messico fino al Costa Rica.
Inoltre, con la scoperta delle tre nuove sottospecie, questa specie è presente anche nel nord della Colombia e a Panama
Luoghi di origine
grossi laghi e fiumi, ma anche stagni e corsi d’acqua lenti con fondo fangoso ed abbondanza di vegetazione acquatica
Lunghezza massima
i maschi possono variare tra i 20 ed i 30 cm, mentre le femmine possono raggiungere anche i 48 cm.
E’ stata comunque notata una differenza di stazza tra le varie sottospecie, in particolare quelle provenienti dalla Colombia restano più piccole
Colorazione carapace
dal verde oliva al marrone scuro.
All’interno di ogni scuto sono presenti diversi ocelli concentrici che variano dal giallo chiaro all’arancione scuro quelli più grandi e dal verde oliva al nero quelli più piccoli, che spesso si compattano in una macchia scura.
Il carapace ha una particolare ricchezza di colori brillanti, che differenziano la Trachemys venusta da altre specie simili come per es. la Trachemys emolli
Colorazione piastrone
sfondo dal giallo crema al giallo ocra, con macchie a mo’ di ragnatela che si ramificano dal centro del piastrone.
Il loro colore varia dal verde chiaro al nero
Colorazione testa ed arti
dal verde oliva al marrone con sottili striature giallo crema che caratterizzano la testa e gli arti.
La brillante colorazione, a differenza di ciò che avviene in altre specie del genere Trachemys, si attenua di poco o per nulla con l’avanzare dell’età
Riconoscimento sesso
è possibile dopo i 10/12cm.
Il maschio ha coda lunga e grossa alla base, con unghie anteriori molto lunghe; la femmina invece ha coda tozza ed unghie corte. Inoltre i maschi restano più piccoli di dimensione e presentano il carapace meno bombato
Maturità sessuale
i maschi tra i 2 ed i 5 anni mentre le femmine qualche anno più tardi
Allevamento in cattività in casa
date le dimensione che raggiunge da adulta, si consiglia l’allevamento in casa soltanto a chi potrà garantirle da adulta un enorme acquaterrario.
Per una baby è possibile iniziare l’allevamento con una piccola vasca di circa 20 litri, tenendo comunque conto della rapida crescita e del proporzionale aumento del litraggio.
L’acqua deve essere alta almeno il doppio della lunghezza del carapace, con la preferibile presenza di vari appigli (es. tronchi).
E’ necessaria una zona emersa asciutta su cui puntare due lampade: uno spot da almeno 40W accesa per 6/8 ore al giorno, in modo da avere 28/32°C sulla zona irradiata, ed una uvb 5% (o meglio 10%) accesa 10/12 ore al giorno ad una distanza max di 25 cm dalla superficie irradiata.
Acqua sempre filtrata ad una temp. compresa tra i 22°C e i 26°C.
Fondo non necessario, al max sabbia finissima 0,3-0,5 mm
Allevamento in cattività in laghetto
poichè non effettuano letargo, in Italia è possibile tenerle all’esterno solo nei mesi caldi.
In questi casi, è consigliato fornire un laghetto con lati non ripidi, con appigli e con una zona emersa ove fare basking
Alimentazione
come la maggior parte degli emididi americani, da baby sono principalmente carnivore per poi diventare sempre più erbivore con l’invecchiamento.
In natura si cibano di girini di anfibi, lumache, crostacei, pesci, insetti, anellidi, larve, piante acquatiche e carogne di piccoli mammiferi o di piccoli serpenti acquatici.
In cattività dunque, bisogna fornire loro una dieta simile, con anche l’uso di verdure (indivia, radicchio, ecc) e di pellets di ottima marca.
Vanno alimentate una volta al giorno, preferibilmente la mattina: da baby 6 volte a settimana, fino ad arrivare da adulte a due/tre volte a settimana
Letargo
essendo originaria dell’America centrale, non effettua letargo.
Dunque in inverno deve necessariamente essere allevata all’interno con un riscaldatore che mantenga la temperatura dell’acqua sopra i 21°C
Legislazione
libera vendita in Italia
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