Un importante ricercatore ha affermato che la conservazione della popolazione di tartarughe marine sulla Sunshine Coast, nel Queensland, è cruciale per la sopravvivenza della specie “Caretta caretta“.
Gli ambientalisti sono preoccupati che le troppe luci ed il possibile traffico conseguente allo stanziamento di svariati milioni di dollari per il controverso sviluppo del suburbio australiano di Yaroomba, scoraggi la nidificazione.
Il capo scienziato del Dipartimento dell’Ambiente e della Tutela del Patrimonio del Queensland, il Dr. Col Limpus, ha detto che ci sono già stati casi documentati in cui le luci e lo sviluppo urbano troppo vicino alle spiagge hanno scoraggiato le “Caretta caretta” dalla deposizione.
«Le spiagge hanno temperature diverse tra loro e ciò serve a far nascere i due diversi sessi», ha detto. «A Bundaberg c’è la tendenza di nascita di hatchlings femmina, mentre sulla Sunshine Coast e proseguendo verso sud c’è una maggiore percentuale di schiuse maschili. Mentre alcuni potrebbero pensare che sia importante far nascere femmine, la realtà è che deve esserci il giusto rapporto tra i sessi per far continuare una specie».
Ben diciannove ettari fronte mare ad Yaroomba Beach sono stati destinati allo sviluppo di un resort a cinque stelle di sette piani, oltre a quasi mille appartamenti dai due ai quattro piani. Questo tentativo di investimento è già fallito tre anni fa ma ora sembra più vicino alla realizzazione e la comunità si è spaccata in due, tra coloro che son d’accordo per favorire il turismo e coloro che vogliono difendere le tartarughe marine e la verginità del litorale, tanto da mobilitarsi e raccogliere oltre diecimila sottoscrizioni fatte arrivare al “Sunshine Coast Council“.
«Ci piacerebbe molto che il Ministro Federale dell’Ambiente ci assicuri che si faccia rispettare la legge sulla protezione ambientale, poiché una volta avviato il progetto non potremmo più fare nulla» è quanto affermato da Leigh Warneminde, presidente dell’organizzazione “Coolum and North Shore Coast Care“. Dall’altro lato però, Evan Aldridge, direttore del progetto, ha rassicurato che la realizzazione del centro turistico non avrebbe alcun impatto significativo sulle “Caretta caretta” e sulle “Chelonia mydas” che scelgono questa baia per nidificare.