L’edizione cartacea di ieri del “Corriere di Arezzo” riportava la denuncia fatta dal vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini su una pratica che si sta diffondendo nel laghetto del parco di Villa Vasari.
Si legge infatti che, son sempre di più i genitori che si recano al parco insieme ai figli muniti di retino e secchiello per effettuare la pesca delle tartarughe li dentro abbandonate o dei pesci rossi.
Ciò che preoccupa è che questa “attività” è stata presa come un gioco, poichè prima di andare via gli animali vengono ributtati nello specchio d’acqua. Al fine di evitare tutto ciò, oltre alla speranza nel senso civico, sono stati apposti dalla Polizia Municipale degli opportuni cartelli di divieto.