Dopo Linosa, anche la Calabria festeggia la sua prima schiusa del 2025. La notte tra il 19 e il 20 luglio ha regalato uno spettacolo raro e affascinante: su una spiaggia naturale e tranquilla del comune di Bova Marina (RC), sulla costa ionica reggina, le prime piccole Caretta caretta sono emerse dalla sabbia e hanno iniziato la loro corsa verso il mare. Si tratta della seconda schiusa italiana dell’anno, a conferma di una stagione che si preannuncia eccezionale sotto ogni punto di vista.
A monitorare con attenzione il sito è l’associazione “Caretta Calabria Conservation“, da anni impegnata nella tutela di questa preziosa costa lunga circa 100 chilometri, nota anche come Costa dei Gelsomini. È qui che ogni estate decine e decine di tartarughe marine scelgono di tornare per deporre le loro uova: un atto che lega indissolubilmente questi animali al loro luogo di nascita e che affida al silenzio delle notti estive il compito di custodire il mistero della vita che rinasce.
Nel solo 2025, l’associazione calabrese ha già preso in gestione circa 80 nidi, un numero destinato ad aumentare nelle prossime settimane e che conferma questo tratto di costa come una delle aree italiane più importanti per la nidificazione della Caretta caretta.
La spiaggia scelta, completamente naturale e priva di luci artificiali, ha fornito condizioni ideali per l’incubazione e l’orientamento delle neonate Caretta caretta nel loro primo viaggio verso il mare. Alle prime luci dell’alba, gli esperti di Caretta Calabria Conservation sono arrivati sul posto e hanno individuato le delicate traccette lasciate sulla sabbia, chiaro segno che la schiusa si è svolta con successo nel cuore della notte.
Questa schiusa non è solo una buona notizia dal punto di vista ambientale, ma rappresenta anche un simbolo di resilienza e speranza, in un’epoca in cui le minacce per le tartarughe marine — cambiamenti climatici, inquinamento da plastica, consumo del litorale — sono sempre più gravi e diffuse.
Dopo Linosa, che ha inaugurato la stagione con la nascita di 55 tartarughine solo nella serata del 15 luglio e altre decine nei giorni successivi, anche la Calabria si conferma protagonista di un Mediterraneo sempre più dinamico, ma al contempo fragile. La strada è ancora lunga, ma ogni nido protetto, ogni schiusa riuscita e ogni tartarughina che raggiunge il mare rappresentano un piccolo, grande trionfo per la biodiversità marina.