Le dighe costruite dai castori per proteggersi dai predatori e per aumentare le loro risorse alimentari, se cedono, possono causare seri danni ai proprietari terrieri, i quali a volte non si fanno molti scrupoli a distruggerle, anche se l’efficacia di tale azione può essere a breve termine dato che i castori torneranno ad erigerle nuovamente se è un ambiente a loro favorevole.
L’opzione di distruggere le dighe però, è una minaccia per la sopravvivenza delle tartarughe appartenenti alla specie “Emydoidea blandingii“. Infatti, uno studio condotto qualche anno fa su questa specie ha dimostrato che le zone umide che si vengono a formare grazie agli sbarramenti creati dai castori, rappresentano il 90% dell’habitat delle tartarughe di Blanding.
Per evitare dunque la decimazione della popolazione di “Emydoidea blandingii” e per tendere una mano agli agricoltori, l’organizzazione “Nature Conservancy of Canada” (NCC) ha presentato un progetto per l’installazione di un sistema di controllo del livello dell’acqua, che permetta di preservare sia le tartarughe che appunto i terreni circostanti.
«Abbiamo trovato la presentazione informativa e le misure descritte molto logiche» ha affermato Patricia Hobbs, funzionario comunale della municipalità di Clarendon (Quebec). «Abbiamo apprezzato l’approccio adottato, che a nostro avviso a preso in considerazione sia il benessere di molte specie ma anche i diritti e le preoccupazioni dei proprietari terrieri».
Dodici cittadini e 33 dipendenti del settore municipale hanno partecipato agli ultimi workshop, suggerendo che c’è un genuino interesse a trovare nuove soluzioni a questo problema. «C’è ancora molto lavoro da fare per aumentare la consapevolezza, ma speriamo che il messaggio trovi la strada giusta» ha detto Milaine Saumur, biologa del NCC, al termine dell’incontro.