Gli scienziati stanno cercando di decriptare i resti di un misterioso rituale, rinvenuti all’interno di una grotta ad Israele nel 2005.
Nella tomba di una sciamana, risalente a circa 12.000 anni fa, gli archeologi hanno portato alla luce, tra le altre cose, resti di 86 tartarughe ed un piede umano mozzato.
Se la ricerca effettuata fino ad ora è vicina alla realtà dell’epoca, lo stregone addetto alle sepolture svolgeva un rituale assai laborioso e la presenza di molti resti animali sono la prova che credevano che lui fosse in grado di comunicare con gli spiriti animali.
Il team di archeologi dell’Università Ebraica di Gerusalemme ha rivelato che la sciamana era stata sepolta con un processo suddiviso in sei fasi, dovuto alla sua rispettata posizione nella società.
Il cadavere è stato trovato circondato da teschi di faina, la coda di una mucca, un arto di un cinghiale, il bacino di un leopardo, un’ala di un’aquila e, come detto su, da un piede umano. Successivamente, hanno stratificato il pozzo in cui era stata calata con conchiglie, corna di giraffe e con i resti di tartarughe mangiate sul luogo di sepoltura.
Leore Grosman, professore presso l’Istituto di Archeologia dell’Università Ebraica di Gerusalemme, ha così elencato le sei fasi di sepoltura:
- segnavano sul pavimento della grotta una forma ovale, per poi cominciare a scavare la fossa
- coprivano la fossa con fango e sedimenti calcarei
- circondavano la fossa con conchiglie e corna di gazzella, per poi ricoprirle di cenere
- calavano il cadavere in posizione accovacciata con gusci di tartaruga posizionati sotto la testa ed il bacino e poi ricoprivano il cadavere con ulteriori gusci e blocchi di calcare
- coloro che assistevano al rito, si sedevano ai bordi della fossa e gettavano i resti del loro pranzo in essa. In questo caso i resti di 55 Kg stimati di tartarughe
- una grossa roccia venica rotolata sulla parte anteriore della grotta tombale
Nonostante la sua grande considerazione nella società, la sciamana ha condiviso la sua tomba con altri 28 cadaveri durante l’ultima parte del periodo natufiano (15.000 – 11.500 a.C.) ma c’era comunque una grossa pietra a fare da divisore.
Quest’ultima scoperta rivela quanto siano complicate e ben congegnate le antiche sepolture del periodo natufiano. Questo punto della nostra storia è ampiamente considerato come il punto di svolta: l’uomo ha iniziato a costruire una società basata sulla gerarchia spirituale.