Il “Marine National Park Operation Centre 2” di Phuket ha annunciato che offrirà fino a 20.000 baht thailandesi (circa 530 euro) a chiunque trovi e segnali nuovi nidi di tartaruga marina sulle spiagge di Phuket e Phang Nga, al fine di evitare che le uova vengano contrabbandate.
Il compenso in denaro è stato calcolato basandosi sul prezzo a cui ogni singolo uovo viene venduto al mercato nero ed è differente anche a seconda della specie; infatti il premio massimo di 20.000 baht si riceve in caso di ritrovamento di un nido di “Dermochelys coriacea” (tartaruga liuto), mentre per le altre specie è esattamente la metà.
Questa politica di premiare le persone che aiutano i funzionari del “Khao Lampi-Hat Thai Mueang National Park” ad identificare i nidi non è nuova ma in passato non aveva funzionato in quanto la ricompensa non era abbastanza convincente e soprattutto conveniente rispetto alla vendita di contrabbando.
Gli abitanti delle aree costiere del sud-est asiatico hanno una lunga tradizione di caccia alle tartarughe marine e di consumo di uova per fini alimentare, dato che il numero di esemplari in passato era abbondante. Tuttavia, questa tradizione ha contribuito al forte calo della popolazione di tartarughe, principalmente delle liuto. Il governo thailandese ha dichiarato dunque, illegale il bracconaggio delle uova e l’uccisione di questi rettili ma, nonostante ciò, il loro numero si è ridotto ancora.
Mongol Lieuwiriyakul, capo del parco nazionale, ha dichiarato che anche nelle principali aree di nidificazione all’interno del parco, i nidi sono diventati rari ed addirittura per quattro anni non è stato avvistato alcun nido di “Dermochelys coriacea“. «Speriamo che con le innovative campagne pubblicitarie, sempre più persone aiutino gli ufficiali a monitorare i nidi, aumentando così l’efficienza della conservazione delle tartarughe marine» ha concluso Mongol.