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Nove curiosità che non conosci sulle tartarughe marine

Domenico Vitiello by Domenico Vitiello
17 Giugno 2020
in News
Nove curiosità che non conosci sulle tartarughe marine
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In occasione del “World Sea Turtle Day”, ieri abbiamo pubblicato una serie di sondaggi attraverso le stories del nostro profilo Instagram @tartapedia.

Qui, di seguito, troverete le risposte a tali quesiti:

  1. Le tartarughe marine hanno i denti?
    La risposta è “NO”.
    Le tartarughe marine hanno potenti mascelle formate da cheratina e a seconda della specie, o meglio della loro alimentazione, cambia la forma del becco. Per esempio le Chelonia mydas hanno l’interno dentellato che serve a strappare le alghe, mentre le Caretta caretta hanno una mascella più potente che serve loro per schiacciare le prede dal guscio duro.
    C’è comunque da sottolineare che le tartarughe marine nascono con un dente, detto “dente dell’uovo” che serve loro appunto per tagliare il guscio dell’uovo. Questo però, pochi giorni dopo la nascita, cade per non ricrescere mai più.
  2. Da quanti anni le tartarughe marine vagano per i mari terrestri?
    Sicuramente OLTRE 100 milioni di anni.
    La specie estinta Desmatochelys padillai è vissuta più di 120 milioni di anni fa ed è considerata la più antica tartaruga marina con caratteristiche simili alle specie attualmente esistenti.
    Tra le sette specie presenti oggi sulla Terra, la più antica è la Dermochelys coriacea, che è comparsa almeno 90 milioni di anni fa.
    Ci sono comunque altre specie ancora più antiche, che però hanno poche o nessuna caratteristica comune alle tartarughe attuali. Per es. la Odontochelys semitestacea, vissuta circa 220 milioni di anni fa, frequentava bacini marini poco profondi.
  3. Le Dermochelys coriacea quando nidificano emettono un verso simile a…
    …un rutto umano.
    Sembrerà quasi assurdo ma durante la deposizione, le femmine emettono degli intensi sospiri simili proprio al suono dell’eruttazione dell’uomo. Questi suoni sono relativamente intensi e variano in un range dai 300 ai 500 Hz. Anche se potrebbero essere semplicemente collegati al respiro affannoso, non si esclude che siano segnali comunicativi rivolti ai maschi che aspettano al largo o ad altre femmine in emersione che potrebbero impattare su di lei.
  4. Si stima che solo una percentuale di hatchlings riesce a raggiungere l’età adulta. Qual è la stima?
    La stima è di 1 ogni mille nati ma negli ultimi anni si pensa che possa essere anche peggiorata. Sicuramente la percentuale scende ancora se si tiene conto di quelli che arrivano a riprodursi.
  5. L’età media di una tartaruga marina è…
    sicuramente inferiore ai 100 anni ma non si ha la certezza assoluta sulla loro età media. Ciò che invece è certo è che la Chelonia mydas è la specie che raggiunge più tardi la maturità sessuale e quindi di conseguenza anche quella che vive più a lungo. La vita media di questa specie è stimata intorno agli 85/90 anni.
  6. Le tartarughe marine possono restare in apnea anche cinque ore ma per la loro alimentazione fanno immersioni di massimo dieci minuti. La frequenza cardiaca durante queste brevi immersioni scende a…
    25/28 battiti al minuto.
    Contrariamente alle aspettative, non è stata osservata una profonda bradicardia durante le immersioni.
    Frequenze cardiache significativamente più basse sono state riscontrate soltanto durante le lunghe apnee, che si verificano principalmente quando le tartarughe marine dormono sul fondo.
  7. Qual è la specie di tartaruga marina che da adulta è esclusivamente erbivora?
    Le tartarughe marine sono onnivore ma la loro alimentazione varia a seconda della specie.
    Le Dermochelys coriacea adorano le meduse, le Eretmochelys imbricata invece si concentrano sulle spugne ma la specie che è chiamata “tosaerba dei mari” e si nutre da adulta esclusivamente di alghe e di piante marine (come la Posidonia) è la Chelonia mydas.
  8. Le tartarughe marine ridono o piangono?
    Anche se non per tristezza, le tartarughe marine piangono.
    In realtà, versano secrezioni salate per liberare il corpo dal sale assunto in eccesso e ciò rappresenta una parte importante della loro fisiologia.
  9. Il riscaldamento globale può essere un fattore determinante per l’estinzione delle tartarughe marine, poichè una temperatura troppo alta della sabbia può avere come conseguenza la nascita di più hatchlings di quale sesso?
    Uno degli aspetti più interessanti della biologia delle tartarughe marine è che il sesso degli embrioni è determinato dalla temperatura.
    Un rapido riscaldamento globale potrebbe essere troppo veloce per permettere a questi rettili di adattarsi in tempo, con la conseguenza di una distorsione del rapporto tra i sessi.
    Una elevata temperatura della sabbia potrebbe dunque portare alla nascita di molte più femmine, con una percentuale stimata addirittura intorno al 90%.

 

Tags: CarettaChelonia mydascuriositàdermochelys coriaceaeretmochelys imbricatatartarughetartarughe marine

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