Non ci è mai piaciuto generalizzare e dunque non lo faremo nemmeno in codesta occasione ma non possiamo non sottolineare che gli sgradevoli episodi capitati nell’ultimo periodo ai danni di nidi di Caretta caretta hanno quasi tutti come protagonisti in negativo dei ragazzini.
Una delle prime deposizioni ad essere violata è stata quelle di Alcamo Marina (TP), che addirittura per due volte è stata bersaglio di gesti non-sense. Nella prima occasione, alcuni ragazzi avevano lasciato entrare nella recinzione il loro cane, che stava per scavare proprio nel punto in cui è presente la camera d’incubazione ma fortunatamente dei bagnanti hanno evitato il peggio mentre, nel secondo caso, sono state le telecamere di sorveglianza notturna a beccare tre giovani mentre urinavano nell’area del nido.
Sempre in Sicilia, in più di un’occasione sono stati divelti i paletti di sostegno della rete di protezione, probabilmente utilizzati per accendere dei falò. In Calabria poi, questa stessa azione ha portato al passaggio di un mezzo meccanico sull’area in precedenza recintata, poichè non era più identificabile.
Fortunatamente sembra che per tutti questi episodi non ci siano state conseguenze negative, come invece purtroppo è successo per la nidificazione rinvenuta il 25 luglio a Castiglione della Pescaia (GR), sulla spiaggia della frazione di Rocchette, violata nei giorni scorsi.
Anche stavolta è stato un gruppo di ragazzi, probabilmente minorenni, ad agire in maniera del tutto insensata, addirittura prelevando le uova dalla camera d’incubazione con lo scopo di portarle via. E’ stato l’intervento del guardiano notturno di uno stabilimento adiacente a farli scappare ma quando (ahinoi) il danno era già compiuto.
L’ispezione effettuata dal personale dell’associazione “tartAmare” ha portato alla conferma di ben 15 uova distrutte, con poche speranze di schiusa per le restanti sessantasei che sono state esposte all’aria, alterando dunque le proprietà chimiche della sabbia che le custodiva.