La notte tra l’uno ed il due luglio 2016 viene registrata per la prima volta sul litorale laziale una deposizione di Caretta caretta. Purtroppo non ci sarà alcuna nascita sull’arenile di Nettuno (RM) a causa di un brusco calo delle temperature dovuto ad un acquazzone abbattutosi sul nido ad appena dieci giorni dal ritrovamento.
Precisamente un anno dopo, sulla spiaggia di Ardea (RM), una grossa tartaruga marina depose le sue uova davanti ad alcuni increduli pescatori. Anche qui non venne completato lo sviluppo embrionale, spegnendo così le speranze dei tanti curiosi accorsi a fine agosto per assistere alla schiusa.
Nel 2018 poi, sempre nello stesso periodo, sulla spiaggia antistante il “California Camping Village” a Montalto di Castro (VT) avvenne quella che era la terza nidificazione laziale di tutta la recente storia documentata. Nonostante l’attacco di alcuni parassiti, fu festeggiata finalmente la prima schiusa nella regione Lazio, anche se furono solo 34 gli hatchlings che raggiunsero il mare.
Quell’anno però, ci fu addirittura una seconda deposizione registrata il 20 luglio a “Cala Nave”, sull’isola di Ventotene (LT). Mamma-tartaruga aveva scavato la camera d’incubazione proprio nei pressi di un murales che raffigurava questo bellissimo rettile marino e che dunque faceva ben sperare. Purtroppo questa coincidenza restò tale e dopo alcuni giorni in cui i sensori rilevarono temperature anomale, il nido venne scoperchiato e si scoprì la non vitalità delle uova.
Arriviamo al 2020, anno che ha già fatto registrare il record di nidificazioni sia nazionale che in diverse regioni, con cinque deposizioni ad oggi confermate nel Lazio. Dunque, dopo che l’anno scorso non fu identificato neppure un nido in questa regione, le speranze di avere una o più schiuse sono assai valide nell’estate in corso.
Tuttavia, con enorme rammarico, bisogna già registrare il primo deludente epilogo per quanto riguarda la spiaggia di Torvaianica, nel comune di Pomezia (RM). Passati più di sette giorni dalla data prevista per la nascite delle tartarughine, poco dopo la mezzanotte di ieri, gli operatori della rete TartaLazio hanno ritenuto opportuno scoprire la camera d’incubazione per verificare lo stato delle uova.
In collegamento telefonico con la responsabile del Centro Ricerche Tartarughe Marine “Anton Dohrn” di Portici (NA), è stato appurato che sotto la sabbia erano presenti soltanto quindici uova, tutte vuote e con dimensioni inferiori alla norma.
La speranza di assistere alla prima schiusa laziale del 2020 si sposta così sulla nidificazione di Fondi (LT), avvenuta la notte tra il quattro ed il cinque luglio scorso. Il presidio è stato allestito nel pomeriggio di martedì 25 agosto e dunque dovrebbe essere oramai imminente la nascita delle piccole Caretta caretta.