Sembrerebbe quasi che le tartarughe marine sappiano con certezza dove deporre e dove non farlo. Fino all’estate 2016 non c’erano dati storici affidabili che riportassero la presenza di nidi di tartaruga marina sul litorale laziale.
Ad inizio luglio di due anni fa poi, alcuni bagnanti identificarono le tracce tipiche della presenza di un nido sulla spiaggia del poligono militare U.T.T.A.T. a Nettuno (RM). Purtroppo, la grande attesa per quest’evento unico non fu soddisfatta poichè le uova non completarono il processo d’incubazione. Dopo esattamente un anno, a luglio 2017, si è ripetuto lo stesso triste epilogo per il nido deposto su una spiaggia di Tor San Lorenzo, frazione di Ardea (RM).
Quest’anno le speranze erano doppie, con la presenza di due deposizioni: la prima del 2 luglio sulla spiaggia di Montalto di Castro (VT), antistante il “California Camping Village”, e la seconda del 20 luglio sulla spiaggia di “Cala Nave” sull’isola di Ventotene (LT).
Dal nido viterbese si è avuta la tanto sperata prima storica schiusa di “Caretta caretta” nel Lazio, ma a causa di parassiti che hanno attaccato la camera d’incubazione, le nascite sono state soltanto 34 su 89 uova. Invece per il nido deposto sull’isola tirrenica, dopo alcuni giorni in cui dai sensori sono state rilevate temperature anomale, si è decisa l’apertura e si è scoperta la non vitalità delle uova.
Non sappiamo se è pura coincidenza o se davvero le tartarughe percepiscano la non adeguatezza delle spiagge, resta la certezza che in tre anni su oltre trecento uova deposte, soltanto il 10% ha portato alla nascita di tartarughine: una percentuale esageratamente bassa!