In questo 2020, magnifico dal punto di vista delle nidificazioni italiane di Caretta caretta, la Campania è la regione che ha fatto registrare ad oggi il maggior incremento di nidi, in percentuale, rispetto allo scorso anno (+350%).
Sono infatti ventotto (nel 2019 erano appena otto) le deposizioni censite sulla costa campana dal 12 giugno scorso, data in cui venne rinvenuta la prima camera d’incubazione regionale dell’anno sulla spiaggia di Ascea Marina (SA).
Dopo 51 giorni da quel ritrovamento, sulla sabbia sono iniziate a sbucare decine di tartarughe che hanno raggiunto il mare sotto gli occhi vigili del personale del CRTM “Anton Dohrn” di Portici (NA) e dei volontari di “Tartarughe Marine in Campania”, di “ENPA Salerno” e di altre associazioni che da giugno monitorano la costa salernitana.
Con la chiusura di ieri sera dei presidi di San Mauro Cilento (SA) e di Eboli (SA), sono sette i nidi che hanno completato la schiusa e da cui sono nate ben 460 piccole Caretta caretta. A questi va aggiunto il nido di Palinuro (SA) ancora attivo e da cui sono fuoriusciti fino ad ora 95 esemplari e vanno poi sommate anche le due schiuse a sorpresa avvenute a Castel Volturno (CE) e a Marina di Camerota (SA).
Purtroppo però, non avendo individuato le camere d’incubazione in queste due ultime località, non si conosce il numero esatto di tartarughe li nate, ma non c’è dubbio che il totale di quelle che hanno avuto il loro “battesimo del mare“ in Campania sia superiore a seicento (se non settecento) esemplari.
CONTEGGIO FINALE DEI SINGOLI NIDI
- Acciaroli, Pollica: 12 nate
- Ascea Marina: 98 e 118 nate
- Caprioli, Marina di Pisciotta: 80 nate
- Eboli: 61 nate
- San Mauro Cilento: 21 e 70 nate
AGGIORNAMENTI
- La schiusa di Palinuro (SA) si è conclusa con la nascita di 98 hatchlings