L’arrivo delle schiuse di tartaruga marina sulle spiagge italiane è spesso reso noto poichè può rappresentare un importante momento di sensibilizzazione verso questi rettili marini, che sono sempre più minacciati dall’inquinamento e dall’eccessiva antropizzazione dei mari.
Purtroppo tra tutti coloro che frequentano le acque costiere, c’è anche una piccola fetta composta da persone senza alcuno scrupolo, capaci di fare del male gratuito a queste splendide creature indifese.
L’ultimo triste episodio ha come protagonista un esemplare di Caretta caretta recuperato da Vincenzo Petese (sub amatoriale) e da Sandro Siciliano (pescatore) all’imboccatura del porticciolo di Torre Vado, a Morciano di Leuca (LE). Il povero esemplare aveva un grosso oggetto di ferro, probabilmente riconducibile ad un attrezzo da pesca, conficcato nel collo.
La tartaruga è stato preso in affido dagli operatori del CRTM del Museo di Storia Naturale del Salento che, grazie all’intervento della Polizia Locale, l’hanno trasferita immediatamente presso il Centro Veterinario Lupiae di Lecce per effettuare la radiografia e la successiva rimozione del corpo estraneo.