Gli uomini della Guardia di Finanza del Comando Operativo Navale di Brindisi, durante la quotidiana perlustrazione delle acque costiere, ieri mattina hanno rinvenuto un giovane esemplare di Caretta caretta in difficoltà al largo di Casalabate (LE).
Dalla bocca della piccola tartaruga fuoriusciva una lenza che purtroppo lasciava presagire l’ingestione di un amo di un palangaro. Affidata alle cure del Centro Recupero Tartarughe Marine “Luigi Cantoro”, sito all’interno della Riserva Naturale di Torre Guaceto, l’esemplare non ha mostrato particolari segni di sofferenza.
Si spera dunque, che l’amo non abbia causato danni rilevanti e soprattutto che la lenza non abbia creato grovigli pericolosi ma ciò si saprò solo dopo gli ulteriori accertamenti che verranno effettuato, prima dell’intervento di rimozione, presso il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Bari.