Lo scorso 22 agosto sulla spiaggia messinese di Torre Faro, fu rinvenuto un hatchling di Caretta caretta in evidente di difficoltà. Ricoverato presso il CRTM di Brancaleone (RC), dopo pochi giorni espulse 14 pezzetti di plastica dura, shockando gli addetti ai lavori viste le ridotte dimensioni dell’esemplare. Fortunatamente quei detriti non causarono grossi danni e dopo un periodo di degenza, fu rilasciata di nuovo in mare.
Purtroppo queste storie non hanno sempre un lieto fine. E’ di ieri la notizia che una tartarughina è deceduta presso il “The Turtle Hospital” nelle Florida Keys, dopo essere stata recuperata in seguito al passaggio dell’uragano Eta. La necropsia ha rivelato che la piccola Chelonia mydas aveva ingerito un quantitativo impressionante di plastica e rifiuti vari, accumulando nel suo intestino oltre 150 pezzi solidi.
Non si può più rimandare!
Bisogna cominciare ad evitare l’utilizzo della plastica con effetto immediato: siamo già in ritardo e la Terra ed i suoi abitanti si stanno velocemente spegnendo.
Fonte: Bette Zirkelbach