Lo scorso 12 febbraio, le temperature sono calate vertiginosamente nella contea di Cameron, in Texas, e di conseguenza dal sabato successivo sono cominciate ad arrivare presso il CRTM “Sea Turtle Inc.” le prime tartarughe marine colpite dal “cold stunned” (stordimento da freddo).
Dopo appena due giorni la situazione è degenerata, con tutte le vasche del Centro occupate da esemplari in stato letargico. In poche ore il numero è schizzato ad oltre 500 tartarughe recuperate ed è stato necessario trasferire quelle in eccesso presso il “Convention Center” di South Padre Island, ove sono state adagiate in vasche e contenitori di fortuna.
Un antico proverbio dice che “Le disgrazie non vengono mai sole” ed infatti, mentre il conteggio triplicava, il Centro ha esaurito le risorse per il riscaldamento, restando così anche senza corrente. Centinaia di donazioni sono arrivate sia da privati cittadini da tutto il mondo e sia da personalità note, come per esempio l’imprenditore Elon Musk che ha donato un generatore elettrico, ma purtroppo da martedì gli spiaggiamenti sono continuati e stamani è stato annunciato il superamento delle 5000 tartarughe stordite dal freddo, tra Lepidochelys kempii, Eretmochelys imbricata, Caretta caretta, Dermochelys coriacea e Chelonia mydas.
Non è la prima volta che centinaia di esemplari vengono recuperati in queste condizioni, soprattutto negli stati settentrionali degli Stati Uniti, ma i numeri visti in questi ultimi dieci giorni in Texas sono davvero impressionanti. L’ondata di gelo polare che sta travolgendo questo grande stato meridionale ha costretto il presidente Biden a dichiarare lo stato di massima calamità.
Al momento è impossibile ipotizzare quante altre tartarughe marine avranno bisogno di aiuto e soprattutto è difficile quantificare quante di quelle ricoverate supereranno senza conseguenze il “cold stunned“…