Nel dicembre del 2018, al largo della costa livornese, un pescatore issando a bordo le sue reti trovò all’interno un esemplare di Caretta caretta decisamente debilitato. Dopo sei mesi di terapie presso l’Acquario di Livorno, l’undici giugno del 2019 Eleonora fu rimessa in mare al largo delle cosiddette Secche della Meloria.
Per 27 giorni, fino all’otto luglio, il trasmettitore satellitare “Argos” collocato sul carapace della tartaruga fornì indicazioni circa la sua posizione. L’ultimo segnale rilevato collocava l’esemplare nel Golfo di Gaeta (LT) ma quella in realtà fu l’ultima traccia di Eleonora.
A gennaio dello scorso anno infatti, al largo di Salerno, nelle reti di un pescatore restò intrappolata una tartaruga marina di circa 30 kg sulla cui pinna era presenta una targhetta metallica con un codice identificativo: si trattava proprio dell’esemplare rilasciato sette mesi prima nelle acque toscane.
Dopo un mesetto di ricovero presso il CRTM “Anton Dohrn” di Portici (NA), Eleonora è nuovamente tornata a nuotare in mare, stavolta con un diverso ricevitore GPS istallato sul suo carapace. In circa quaranta giorni, la oramai famosa Caretta caretta ha percorso oltre 800 km, attraversando a fine marzo lo stretto di Messina, prima di dirigersi verso nord nel Mar Ionio.